La paternità dell’opera

La paternità dell’opera.
Test di gravidanza effettuato
su me stesso; esito negativo.
Serie: azioni impossibili.
Ambiente: Yurta nel bosco.
Performance, 2020.

 

roccioletti - la paternità dell'opera

 

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“Gaston Bachelard diceva che non siamo mai veri storici, siamo sempre un po’ poeti e può forse darsi che la nostra emozione non faccia che tradurre poesia perduta.”

“Come l’uomo preistorico rappresentava gli animali sulle pareti delle caverne, allo scopo di immetterle nel proprio immaginario e agire su di esse in un mondo parallelo prima che nella realtà, l’uomo contemporaneo filtra la realtà attraverso il mezzo digitale, elabora le immagini che diventano base e alimento per l’immaginario. E’ questa una delle ragioni per cui, oggi più che mai, con l’ausilio della tecnologia digitale a portata di tutti, fotografiamo ogni cosa ancora prima di guardarla, non ci interessa lo sguardo approfondito nel reale quanto la sua trasposizione nell’immaginario dove si proietta il nostro film privato.”

C.Catalano, “Mindspace”, Meltemi Editore.

 

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10 Comments

    1. La SIAE direbbe che è mia, ma sotto la lampada irriverente del contemporaneo – delle neuroscienze, della psicologia e via dicendo – nessuno può affermare che un fatto (o una cosa, se preferisci) sia esclusivamente di sua proprietà. Appartiene anche a chi mi ha messo nelle condizioni di poterlo fare, e a chi mi ha ostacolato facendo sì che dovessi inventarmi modi per poterlo fare lo stesso, e nonostante. Forse è anche per questo che un’opera d’arte “piace”: sentiamo che ci viene restituito dall’artista qualcosa che gli abbiamo prestato. Però, di solo mio, ecco, c’è il dubbio su argomenti come questo qui.

      Bello il tuo blog, lo sto seguendo. “Endorsum”: penso alla memoria muscolare di tutti noi, che ci porta a tossire nel palmo della mano, e questa è la parte che più entra in contatto fisico con il mondo, diffondendo il virus. Bisognerebbe – ce lo dice l’epidemiologia – tossire sul dorso (en dorsum), e invece così non avviene, e le cose diventano virali.

      Grazie per i tuoi commenti.

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      1. Il dubbio che personalmente nutro è di non avere opinione su tutto, ma condivido il tuo, di dubbio.
        (Grazie per la tua versione di “endorsum” e per tutto il resto :-))

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