Roccioletti

Sottoesposizione d’inciampo.

Sottoesposizione d’inciampo.
Scatti dal genocidio nella striscia di Gaza.
Marciapiedi. Installazione diffusa, 2024.

Underexposure for stumbling.
Shots from the genocide in the Gaza Strip.
Sidewalks. Widespread installation, 2024.

Sous-exposition d’achoppement.
Depuis le génocide dans la bande de Gaza.
Trottoirs. Installation diffuse, 2024.

Thanks to Manuela Manera.

 

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Sottoesposizione: in fotografia, esposizione inferiore a quella necessaria per l’ottenimento di un’immagine corretta.

Under-exposure: in photography, exposure less than necessary to obtain a correct image.

Sous-exposition: en photographie, exposition inférieure à celle nécessaire pour obtenir une image correcte.

 

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Prossime performance pubbliche

sabato 15 giugno, dalle 21:30.
L’origine del mondo.
Torino.

domenica 23 giugno.
La colpa (titolo provvisorio).
Torino.

sabato 6 luglio, dalle ore 16:00.
Polveri.
Palazzo Mathis, Bra.

Luglio – agosto.
Residenza artistica.
Bussana vecchia.

Dal 1 al 10 agosto.
PAF
Performing Art Forum, Reims.
Al momento le iscrizioni sono chiuse,
ma c’è una lista d’attesa nel caso
si liberino posti per la residenza.

Dal 18 al 20 agosto.
Indicazioni (titolo provvisorio).
Festival dei Popoli, Imperia.

Da lunedì 2 settembre,
tutti i lunedì fino a dicembre.
Dalle 21:30 alle 23:30.
Workshop – laboratorio.

Presto tutte le info su orari,
location e modalità di partecipazione.

 

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Nel frattempo, altrove, una guerra.
200 soldatini di plastica, Salone Internazionale del Libro.
Installazioni diffuse, 2024.

Meanwhile, elsewhere, a war.
200 plastic toy soldiers, International Book Fair.
Diffuse installations, 2024.

Pendant ce temps, ailleurs, une guerre.
200 soldats en plastique, Salon International du Livre.
Installations répandues, 2024.

 

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Qualsiasi cosa, ma non.
Scatti in cui non compaiono libri
né marchi editoriali, e nemmeno pubblico.
Salone Internazionale del Libro.
Performance fotografica condivisa, 2024.

Anything, but not.
Shots in which no books appear,
no publishing brands, not even public.
International Book Fair.
Shared photo performance, 2024.

N’importe quoi, mais pas.
Photos où aucun livre n’apparaît,
pas de marques éditoriales, pas même publiques.
Salon International du Livre.
Performance photographique partagée, 2024.

 

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Retakes.

 

Performance: 2020.

Roccioletti

 

Performance: 2019.

Roccioletti

 

Performance: 2018.

Roccioletti

 

 

 

 

 

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corpi.blog
a work, in progress
corpo ∩ guerra

 

roccioletti.com
arte altra altrove
corpo ∩ guerra

 

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Come farsi un Corpo Senza Organi – 077.

Viso, viseità, visificazione – 078.

Viso, viseità, visificazione – 079.

Lettura integrale, una pagina alla volta,
di “Millepiani” di G.Deleuze e F.Guattari.
Vocoidi, contoidi, testo su carta.
Performance, 2022 – 2023.

“Appunto che se l’uomo ha un destino, sarà quello di sfuggire al viso, disfare il viso e le sue viseificazioni, divenire impercettibile, divenire clandestino, non con un ritorno all’animalità né con i ritorni alla testa, ma attraverso divenire animali molto particolari e spirituali, attraverso divenire davvero strani scavalcheranno il muro usciranno dai buchi neri e porteranno i tratti stessi di viseità a sottrarsi all’organizzazione del viso, a non lasciarsi più soffumere dal viso, lentiggini che filano all’orizzonte, capelli mossi dal vento, occhi che attraverseremo invece di guardarci in essi o di guardarli faccia a faccia nelle soggettività significanti. Non guardo più negli occhi dell’altro che tengo tra le braccia ma lo attraverso nuotando testa braccia gambe interamente. E vedo che dietro alle orbite di quegli occhi si estende un mondo inesplorato.”

 

Gilles Deleuze, dalle Lezioni di Vincennes:

“Il problema che ci poniamo fin dall’inizio del nostro corso è di tentare di comprendere come si costituisce e come funziona un tipo di potere particolare: il potere del viso. Una società non funziona solo col manganello di un poliziotto. Bisogna essere cretini a crederlo. Funziona anche con un viso di fondo, funziona anche con un viso d’insegnante. I bambini alla scuola materna dicono: «La maestra mi ha guardato». C’è un potere in quel viso. Non intendiamo dire che il potere si genera a partire dal viso, ma che il viso o la viseità è presa nei sistemi di potere. Non bisogna perciò analizzarla per forza, si potrebbe anche parlare d’altro; e se la si analizza, bisogna analizzarla come un pezzo in certi meccanismi di potere. Viso o viseità. I visi dei poliziotti non sono solo sopra i loro manganelli, non sono solo per la strada. Non occorre che ci sia [fisicamente] un maestro. C’è comunque una presenza. In questo senso usiamo la parola viseità. Non è metafisica. Che cos’è? Serve a indicare che non occorre neanche che il viso sia presente in carne e ossa. La maestra può anche andarsene dalla scuola. Ci sarà lo stesso un qualcosa, un Royer-visoingranaggio di potere che non ha bisogno di essere incarnato attualmente. Se domandiamo se funziona come un Super-io, alcuni psicoanalisti diranno di sì. Noi invece pensiamo che nozioni come il Super-io non valgano nulla e che gli ingranaggi di potere non funzionino così. Ma com’è che funzionano? Se poi ci viene chiesto a cosa porta tutto questo, ecco: alla scelta. A farli funzionare, a farli disfunzionare. Ad analizzare i rapporti di forza che si stabiliscono in una sala come questa, e non solo quelli. Tutto questo, come si dice, è politica.” [prosegui qui la lettura]

 

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Tempo di màssacro.
Sebastiano Vassalli, 1970.

“…prima di Ulisse c’erano la morte, la vita, la violenza cieca, la lussuria, l’incesto: un mondo in cui trionfavano gli istinti animali, l’uomo era a metà strada del suo percorso tra l’essere animale e l’essere sociale e civile che sta ancora cercando di diventare, però non poteva avere delle storie perché tutto si risolveva in questi episodi: uno incontrava un altro e lo accoppava, incontrava una donna e si accoppiava. Nasceva, moriva, si ubriacava, questo era l’orizzonte. Ulisse trasforma questi istinti primordiali in altrettanti miti. La violenza cieca diventa il ciclope, la lussuria diventa la maga Circe, l’ebbrezza diventano i lotofagi, guidato dall’indovino Tiresia scende negli Inferi e racconta anche la morte. Dopo di lui il mondo è raccontabile.”

– Sebastiano Vassalli, intervista di Maurizio Zuccari, “Lo scrittore e la storia”, dicembre 2003.

 

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Achille Campanile,
“Tragedie in due battute”, 1978.

Dramma dell’oceano.
Amleto in trattoria.
Al tramonto.

“In un romanzo si può sbagliare una pagina, in un racconto un paragrafo, in un articolo qualche parola. In una tragedia in due battute neppure una virgola.”

– Beppe Severgnini su Achille Campanile.

 

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La notte.
Podcast don’t tell.

 

Roccioletti

 

Puntata speciale in diretta per l’avvio della quinta stagione del nostro podcast! L’episodio è una lunga maratona tutta dedicata alla notte. Dalla libreria Pantaleon di Torino, insieme a Davide Franchetto e Andrea Roccioletti, abbiamo raccontato la notte in tutti i suoi aspetti: mistero, sogno, passione, sonno, storie, cinema, libri, locali, musica.  Ringraziamo gli ospiti intervenuti: Chiara Bongiovanni, scrittrice;  Manuela Barban, scrittrice;  Daniele Lince, regista e autore;  Elena Beatrice, regista e illustratrice;  Alice Corsi, scrittrice; Lorenzo Frola, attore e autore;  Davide Vevej, musicista. Ringraziamo inoltre Cristina Teodorelli, Andrea Ciardo, Alberto La Rosa e, ai saluti finali, Alessandro Zannoni. Un grazie speciale a Claudia Casciano che ha curato la regia.

 

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Suggerimenti di lettura.

M.Samson, Linee invisibili, Laterza
P.Zani, Il corpo e lo spettro, Donzelli
B.Smith, Traffic, la corsa ai clic, Altrecose
M.Houellebecq, H.P.Lovecraft, Wudz
AAVV, Arte e intelligenza artificiale, Jacabook
D.Adler, Il duplice enigma, Einaudi
V.Trione, Prologo celeste, Einaudi
B.Dillon, Affinità, Saggiatore

 

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