Roccioletti cover

Divellere il gesto.

Will we burn inside
the fires of a thousand suns?
“The Catalyst”, Linkin Park.

 

Eradicate the gesture.
Going out and coming back 100 times.
Selection of images from video.
Performance, 2022.

Divellere il gesto.
Entrando e uscendo di casa 100 volte.
Selezione di immagini da video.
Performance, 2022.

Testi da “Gestidicura”, 2008.

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

“Gli aspetti comunicativi e simbolici del movimento e del gesto sono particolarmente sentiti ed elaborati nelle culture primitive, come lo furono in passato anche nella nostra cultura occidentale. Nella storia si nota infatti lo sviluppo di una codificazione del gesto e del movimento in rituali dal significato convenzionale. Fin dai precetti dell’antica arte retorica romana, il gesto fu ritenuto un fattore non solo degno di studio, ma anche di una precisa normativa.”

 

Roccioletti

 

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“Dal IV all’XI secolo, la cultura cristiana che andava emergendo e consolidandosi, impose prima la censura e quindi la stretta osservanza della ritualizzazione come raccomandato dai Padri della Chiesa (San Girolamo, sant’Agostino, san Gregorio Magno, sant’Ambrogio). L’esigenza di diffondere un nuovo codice morale ed un nuovo lessico gestuale che rispondessero ai precetti religiosi, attribuì alle rappresentazioni pittoriche e plastiche del divino l’unica dignità della ieraticità, dell’eterna onnipotenza e quindi dell’immobilità. Il gesto era già da allora visto come comunicazione dei movimenti dell’anima, ma soprattutto come identificazione di una natura umana, che si intendeva invece mortificare o, comunque, sottoporre a disciplina.”

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

“Dal XII secolo inizia la rivalutazione culturale del gesto, anche se ancora fortemente normato secondo il contesto: nei rapporti diplomatici, ad esempio, un cerimoniale non ambiguo poteva mostrarsi di una certa utilità quando la differenza tra fare oppure no un certo gesto poteva valere la testa di chi lo compiva (J.C. Schmitt, 1990). Il significato di queste liturgie non è del tutto scomparso nei secoli: secondo le ipotesi di studiosi di antropologia (C. Levi Strauss,1966), sembra perfino che l’uomo contemporaneo si attenga tutt’oggi a rituali gestuali che appartengono agli albori della nostra storia culturale, pur svuotati del significato originario.”

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

“Oltre a questo bagaglio gestuale espressivo e comunicativo ereditato dalla specie e dalla cultura del suo gruppo, ognuno di noi possiede un codice motorio personale, che viene costruito durante il proprio sviluppo, che è legato alle sue caratteristiche biologiche ed alle sue esperienze affettive, come una sorta di stile che lo distingue e lo identifica (A.Berthoz 1998). Tanto che laddove viene richiesto l’annullamento delle istanze personalistiche, ad esempio nelle attività militari, è necessario che i movimenti siano omologati. Quindi, tale codice è personale, è del tutto caratteristico di una persona ma può modularsi a scopo comunicativo e relazionale.”

 

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2 Comments

  1. ma pensa!!! io so riconoscere diverse persone del mio paese ..non tutte ovviamente, da lontano per come camminano…
    guarda che combinazione , la mia poesiola di ieri è intitolata “è divellere” riferito alle parole..buona giornata Andrea

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