“And over, and over,
this haunting it’s over,
they cut my wrists and watch me bleed,
they stop haunting me.”
The Haunting, Misfits 1997.
Azione immobile.
Corpo, asse.
Performance, 2022
Still action.
Body, board.
Performance, 2022
Action ferme.
Corps, planche.
Performance, 2022
“Ho iniziato a usare il mio corpo per rispondere a domande più generali sulle immagini del corpo, sull’identità e le differenze. Lavoravo creando funzioni e disfunzioni del corpo con un metodo analitico, quasi scientifico. […] Io sono alla ricerca delle modalità che esplorino la presentazione del corpo umano e non umano in un processo di trasformazione e mediazione. Questa ricerca si basa sull’idea del corpo come multicentrico, capace di essere tutti e nessuno, restando all’interno delle diverse forme in cui appare.”
“Xavier Le Roy e l’identità corporea come prodotto delle circostanze”, Tobia Rossetti, 2022
——-
Matematica.
Sigaretta, tempo,
manuale di trigonometria del 1869.
Performance e installazione, 2022.
Mathématiques.
Cigarette, le temps,
Manuel de trigonométrie de 1869.
Performance et installation, 2022.
Maths.
Cigarette, time,
manual of trigonometry of 1869.
Performance and installation, 2022.
——-
Un buon uso del proprio tempo.
Matita, tela, numeri, tempo.
Da 1 a 1608.
Work in progress, 2022.
A good use of your time.
Pencil, canvas, numbers, time.
From 1 to 1608.
Work in progress, 2022.
Une bonne utilisation de votre temps.
Crayon, toile, chiffres, temps.
De 1 à 1608.
Work in progress, 2022.
——-
“Approcciare il corpo in maniera costruttivista significa descriverlo in quanto prodotto culturale, modellato dall’ambiente circostante, dai discorsi che intorno ad esso vengono elaborati e dal sistema normativo che su di esso esercita il proprio potere, negando a questo un’ontologia naturale, rifiutandolo in quanto elemento dato a priori e quindi descrivendolo in antitesi alla tradizione metafisica del pensiero occidentale.”
“Coreografia e pornografia (note di lavoro per uno studio a venire)”, André Lepecki, traduzione di Danila Gambettola e Alessia Prati, 2022.
——-
Corpo. 99 indizi per un’indagine.
Per tutti i testi, clicca qui.
Il corpo diviso.
Jacques Le Goff, “Il corpo nel medioevo”
Il corpo macabro.
Antiochia, III sec. a.C. Clara Perez Almodovar, 2021.
Uta degli Askani di Ballenstedt.
Grimilde e Biancaneve. Giuseppe Nifosi, “Arte svelata”, 2021
——-
Lettura integrale, una pagina alla volta, di “Millepiani” di Gilles Deleuze e Félix Guattari. Vocoidi, contoidi, testo su carta. Performance per voce sola, 2022.
La performance è iniziata il 3 maggio 2022, e proseguirà fino alla lettura dell’ultima delle 600 pagine del volume.
——-
Lettura di “Itto itto” di Edoardo Cacciatore (1994).
“Dice Wittgenstein in una proposizione delle Ricerche filosofiche che il linguaggio è un labirinto di strade. Vieni da una parte e ti sai orientare; giungi allo stesso punto da un’altra parte, e non ti raccapezzi più. Questa metafora descrive perfettamente anche il nostro modo di percepire il linguaggio di un poeta. Possiamo essere attratti, affascinati, e trovarci a nostro agio nel labirinto. Oppure, più probabilmente, sentirci disorientati, provare un imbarazzo invincibile, un fastidio angoscioso. Edoardo Cacciatore è stato per decenni uno scrittore omesso, taciuto, un poeta evitato, tranne pochissime eccezioni, dai critici e compilatori di antologie. I suoi possibili lettori venivano quasi tutti da un’ altra parte e non si raccapezzavano. Il fatto curioso è che i primi a indispettirsi di scoprirlo scrittore furono i suoi amici e conoscenti di vecchia data. Il suo libro d’ esordio è un saggio di seicento pagine, L’identificazione intera (Edizioni Scientifiche Italiane), uscito nel 1951. Un saggio severo e anomalo. Fenomenologia della conoscenza raccontata in forma di percorso autobiografico, fondazione minuziosa di una poetica del reale, confronto di un singolo col mondo e la società. L’ autore aveva impiegato parecchio tempo a scriverlo: iniziato a metà degli anni Trenta, lo portò a termine intorno al 1948. Si può dire che ci era cresciuto dentro. L’ uscita del libro determinò la fine della sua lunga amicizia con Moravia, che durante una discussione si adirò con Cacciatore mandandolo al diavolo: Ma chi ti credi di essere, Spinoza?“.
– Alfredo Giuliani su Edoardo Cacciatore, 1997, articolo su Repubblica.
——-
Mimesis Journal esce due volte l’anno (giugno e dicembre), alternando fascicoli monotematici e fascicoli miscellanei. Il sottotitolo «Scritture della performance» indica che essa riunisce autori di diversi paesi e generazioni, accademici, artisti e ricercatori, interessati all’oggi e al divenire del teatro e delle arti sceniche – ovvero un plesso che comprende la modernità e la contemporaneità, oltre alle ricerche e alle teoresi più avanzate del presente – in una prospettiva multidisciplinare, interdisciplinare e transdisciplinare, dunque non esclusivamente storiografica ma orientata in senso fenomenologico. La rivista si articola in tre sezioni: “Saggi”, “Punti di vista” e “Letture e visioni”.
https://journals.openedition.org/mimesis/
——-