Roccioletti cover

Pubblico e privato.

Pubblico e privato.
Corpo, balcone.
Performance, 2022.

Public and private.
Body, balcony.
Performance, 2022.

Public et privé.
Corps, balcon.
Performance, 2022.

Le citazioni sono di Francesca Fontana,
da “Inanimanti”, 2017.

 

Roccioletti

 

“Performance è quello che accade quando un quadro esce dallo spazio per entrare nel tempo.”

 

Roccioletti

 

“L’elemento principale che la caratterizza è l’inclusione di un corpo vivo nell’opera stessa, dove di solito non se la passa troppo bene.”

 

Roccioletti

 

“La performance è un’opera d’arte composta per metà dal corpo dell’artista e per metà dal disagio del pubblico.”

 

Roccioletti

 

“Al suo interno tutto può succedere, ma nel marasma possiamo rintracciare alcune costanti.”

 

Roccioletti

 

“Cinque elementi formali si ripetono quasi ossessivamente nella maggior parte delle performance degli ultimi decenni; conoscerli vi aiuterà a distinguere un’opera d’arte da un semplice disturbo mentale.”

 

Roccioletti

 

“Ma attenzione: spesso la ripetizione porta allo svuotamento di significato.”

 

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Un buon uso del proprio tempo.
Matita, tela, numeri, tempo.
Da 1 a 1832.
Work in progress, 2022.

A good use of your time.
Pencil, canvas, numbers, time.
From 1 to 1832.
Work in progress, 2022.

Une bonne utilisation de votre temps.
Crayon, toile, chiffres, temps.
De 1 à 1832.
Work in progress, 2022.

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

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Corpo. 99 indizi per un’indagine.
Tutti i testi completi sono a questa pagina.

Il corpo epidermico.
Da Marsia al Cinderella Effect passando per Didier Anzieu.

Il corpo pathosformelico.
Anna Fressola, “Engramma, la tradizione classica nella memoria occidentale”, 2018. Enrico Ghezzi, “Il trucco e il corpo”, 1977.

Il corpo normale.

 

“Ci sono due parti biologiche fondamentali negli esseri viventi, pelle e cervello. Queste parti si formano nell’ectoderma. In altri termini, la corteccia cerebrale e la pelle sono altrettanto importanti quanto il centro e la periferia di una metropoli. Così si forma il sistema nervoso. Solo che, per Anzieu, l’io non nasce al centro, bensì alla periferia. È a partire dalla pelle che si creano le reazioni affettive di un corpo, la prima sensazione dell’io è epidermica. Questa concettualizzazione definisce il corpo come un sistema complesso, legato a un doppio feed-back, sensoriale e cognitivo.” – Pietro Barbetta.

 


Cuts.” Body, sewing threads. Selection of images from video. Performance, 2022.”

 

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Rizoma 044.

Rizoma 045.

Lettura integrale, una pagina alla volta, di “Millepiani” di Gilles Deleuze e Félix Guattari. Vocoidi, contoidi, testo su carta. Performance per voce sola, 2022. La performance proseguirà fino alla lettura integrale di tutte le 600 pagine dell’opera.

 

“Io e Guattari, a proposito dell’anti-Edipo, volevamo dire la cosa più semplice del mondo […] Non si desidera mai qualcosa di isolato. Per di più, non desidero neanche un insieme, desidero in un insieme. […] In altre parole, non c’è desiderio che non scorra – proprio così: che non scorra – in un concatenamento. Dunque, per me il desiderio è sempre stato… Se cerco il termine astratto corrispondente a desiderio, è costruttivismo. Desiderare è costruire un concatenamento, costruire un insieme. L’insieme formato da una gonna, un raggio di sole, una strada… il concatenamento di una donna, di un paesaggio, di un colore. Ecco cos’è il desiderio.” – Gilles Deleuze in “Abecedario”, a proposito di “Millepiani”.

 

Roccioletti
The invisible cities.” Body, screenings. Selection of images from video. Performance, 2022.

 

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Le voci dell’alterazione 012.

Le voci dell’alterazione 013.

Lettura di “Itto itto” di Edoardo Cacciatore (1994).

 

Itto itto è, in fin dei conti, un’opera di ricerca drammatica di una verità sul mondo, ma anche una riconciliazione con le cose che questo mondo popolano, con i linguaggi che di queste cose – e dei loro movimenti – parlano, con gli eventi dell’esistenza.” – Giorgio Patrizi

“L’intento dell’autore non è infatti quello di scegliere tra tradizione e innovazione, bensì quello di opporre il formale all’informe. L’obbiettivo più alto in questa prospettiva è la composizione del multiforme conciliato, definito anche monstrum. Molte opere di Cacciatore sono mostri nel senso che comprrendono più forme insieme, e il monstrum per eccellenza è Itto itto. Quest’opera costituisce, all’interno della sua produzione, lo stadio ultimo dal punto di vista formale, poiché presenta un caso estremo di forma chiusa nuova […] una scrittura artificiosamente predisposta, alla quale contrappone la filologia dell’Enormità discorsiva, che è pleroforia dell’alterazione tutta.” – Florinda Fusco, “Compositio illimitata e ricerca del livre

 

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