“Mi piace il mio corpo
quand’è con il tuo.”
– Edward Estlin Cummings
Cuts.
Body, sewing threads.
Selection of images from video.
Performance, 2022.
Tagli.
Corpo, fili da cucito.
Selezione di immagini da video.
Performance, 2022.
Testi di G.Margherita e A.Gargiulo
Incidere i limiti. Dalla Body Art all’autolesionismo, considerazioni psicodinamiche sul corpo all’epoca del postumano.
“Superficie di iscrizione e campo di forze, il corpo è costantemente aperto al mondo e alla significazione sociale. In termini psichici il suo statuto paradossale risiede nell’essere implicato nel processo di definizione identitaria e al contempo nello scambio con l’altro, mentre il percorso evolutivo può condurre a rigettare come alieno sia ciò che è diverso da Sé sia, paradossalmente, ciò che è più proprio.”
“Da un altro punto di vista nelle performances si concretizza uno slittamento dalla rappresentazione alla presentazione del corpo nella cruda immediatezza di organi e funzioni; l’esperienza di finzione si annulla, producendo un collasso dei confini assimilabile, per alcuni aspetti, alle esperienze sensoriali primitive di natura psicotica. Esistono dunque pratiche artistiche estreme che si reggono proprio sulla decostruzione della dimensione del confine e che Perniola definisce realismo psicotico. La dislocazione della soggettività, l’appiattimento emozionale, l’esaltazione della sensorialità, una sessualizzazione distruttiva e una fascinazione per ciò che è devitalizzato (l’inanimato, il meccanico, l’inorganico) rappresentano alcuni tratti in comune tra le forme estreme di arte autolesionista e la psicopatologia dell’autolesionismo; tali tratti mettono in luce aspetti profondamente perturbanti del Sé nonché esperienze mentali al limite, esprimibili attraverso il linguaggio primitivo del corpo.”
”Se il corpo perde i propri confini, così come sfumano i margini di definizione dell’identità, si affievolisce lo stesso rapporto tra realtà e mondo interno anche nella finzione artistica, mentre si esalta la sensorialità come unico canale di verità. L’anelito a trascendere i limiti può tuttavia impedire l’articolazione delle differenze el’accesso alla finitezza, nascondendo talvolta la presenza di fantasie di controllo onnipotente sul corpo e sulla realtà, che spingono difensivamente contro conflitti interni difficilmente rappresentabili. In tal senso,nel dialogo con il postumano abbiamo ritenuto importante ripartire proprio dal concetto di limite che il postumano sfida.”
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https://roccioletti.com/2022/02/18/cuts/ Questi segni addoloranti, con un sapore così pieno. Da assaggiare subito dopo il dolore, cosicché ancora si possono udire gustose tracce di reale, reale come una ferita.
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il corpo perde i propri confini… nel momento in cui… sceglie o decide… di donarsi completamente ad un altro corpo…
lì si vede… si prova… davvero tutto…
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Non saprei. Viceversa, nel contatto con l’altro si riconoscono i propri. Ti suggerisco di leggere Deleuze, Guattari, Bataille e quello che hanno scritto sul corpo, e ovviamente Galimberti.
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