Media caldi e freddi.

Media caldi e freddi.
Mano, fiore di Gerbera, fogli a righe,
cera per sigillare lettere, fiamma.
Performance, 2023.

Hot and cold media.
Hand, Gerbera flower, striped sheets,
wax for sealing letters, flame.
Performance, 2023.

Médias chauds et froids.
Main, fleur de Gerbera, feuilles à rayures,
cire pour sceller les lettres, flamme.
Performance, 2023.

 

Sigillo: s.m. dal lat. sigillum, dim. di signum, “segno”. 1: simbolo di ceralacca o di altro materiale impresso su documenti, lettere o plichi per autenticarli e impedirne la manomissione ≈ (lett.) suggello. ‖ bollo, bolzone, marchio, punzone, timbro. 2: (fig.) elemento distintivo, peculiare; un’opera che reca il s. del genio ≈ impronta, marchio, segno.

 

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

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Roccioletti
Jérôme Lesar.

 

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Roccioletti
G.Deleuze F.Guattari, Millepiani, 1980.

 

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Retakes.

 

In limine.

Chair, glasses, bodies.
Selection of images and videos.
Installation and performance, 2022.

Chaise, verres, corps.
Sélection d’images et vidéos.
Installation et performance, 2022.

Sedia, bicchieri, corpi.
Selezione di immagini e video.
Installazione e performance, 2022.

Thanks to Martina and the collective
Vernice Fresca in Barriera
for the space, the time
and the suggestions.

 

 

Perimetro.
Serie: arte automatica
Installazione, 2020

 

 

Dobbiamo parlare.
Serie: disopere
Installazione, 2020

 

 

Message in a bottle.
p-ars, (2013).
Contenuto 9 bottiglie contenenti l’Infinito di Leopardi affidate al mare.

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

La trama e l’ordito.
p-ars, 2013.

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Inside work.
p-ars, 2012.

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Florilegio.
RoxRok, 2016.

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

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G.Di Giacomo
L’immagine artistica tra realtà e possibilità,
tra visibile e visivo.

“Inoltre, come giustamente fa notare Georges Didi Huberman, c’è una stretta connessione tra immagine e tempo, dal momento che stare di fronte all’immagine è come stare di fronte al tempo, nel senso che dinanzi a un’immagine appunto il presente e il passato non smettono mai di riconfigurarsi, con la conseguenza che l’immagine diventa pensabile soltanto in una costruzione della memoria. Da questo punto di vista, l’immagine esprime la paradossale fecondità dell’anacronismo: perché, infatti, si possa accedere ai molteplici tempi stratificati al suo interno, alle sue sopravvivenze, è necessaria un’irruzione del passato, vale a dire quell’atto reminiscente che da Proust a Benjamin è stato definito «memoria involontaria», grazie al quale presente e passato – come s’è detto – fanno tutt’uno. C’è infatti una dialettica nell’immagine tra la sua dimensione anacronica, come tale intemporale, assoluta ed eterna, e quella invece storica, dal momento che l’una non si dà mai indipendentemente dall’altra; per questo, quello che lo storico interroga è non già il passato, bensì la memoria, con il risultato che la storia si configura sempre come storia rammemorativa.”

 

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Lettura integrale, una pagina alla volta,
di “Millepiani” di G.Deleuze e F.Guattari.
Vocoidi, contoidi, testo su carta.
Performance, 2022 – 2023.

Rizomi 060

Rizomi 061

Rizomi 062

 

Achille Campanile,
“Tragedie in due battute”, 1978.

Il signor Bonifacio.

Edipo a Colono.

Il signore altezzoso ma di buon cuore.

Capriccio.

Candore.

 

Sebastiano Vassalli,
Tempo di màssacro, 1970.

Tempo di màssacro 001.

 

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A.Somaini
Estetica e teoria dei media,
le immagini in alta e bassa definizione.

“La differenza tra alta e bassa definizione, in altre parole, non è solo una differenza oggettiva e quantificabile – sebbene secondo parametri in costante evoluzione – bensì è anche una differenza espressiva e assiologica. La differenza tra un mondo di immagini ad alta definizione, brillanti e nitide, a cui sono associati i valori della precisione, della perspicuità, dell’eccitazione sensoriale, della performance tecnologica, dell’esibizione della ricchezza, del potere e del lusso, e un mondo di immagini a bassa definizione a cui sono invece associati i valori dell’immediatezza, della spontaneità, della testimonianza veridica, ma anche quelli della furtività, della rapidità, della disponibilità. Sono tutti questi valori associati all’alta e alla bassa definizione che spiegano come mai quest’ultima non sia da considerarsi come un’imperfezione destinata a essere superata, ma piuttosto resista e sopravviva in una cultura visuale sempre più ad alta definizione. Una cultura in cui nonostante il numero sempre crescente di pixel a disposizione non si riesce a fare a meno della sgranatura, della pixelizzazione, dello sfuocato, del mosso, del décadrage… di tutto quel mondo di effetti che ostacolano la diffusione della nitidezza delle immagini (e dei suoni: non bisogna mai dimenticare che la polarità dell’alta e della bassa definizione caratterizza in ugual misura l’universo sonoro quanto quello visivo e audiovisivo) ma che continuano a sopravvivere in quanto veicolo di valori altrimenti inesprimibili, e in quanto eredità di qualità visive ampiamente presenti nella storia delle immagini e in culture visuali precedenti la nostra. Ed è a questo aspetto genealogico-all’alta e alla bassa definizione come sopravvivenza ed eredità, nel mondo delle immagini e dei dispositivi digitali, di forme visive e di possibilità espressive ampiamente presenti nell’epoca pre-digitale – che è opportuno rivolgere ora la nostra attenzione.”

 

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Wincent Raca
“Exile – 003C”
Digital elaboration, 2015.

 

Wincent Raca,
“Signorina Buonasera – 0004C”
Found on-the-web objects, digital photography, 2015.

Roccioletti

 

Wincent Raca
“The right place – 00011B”
Installation, found objects, screen,
toilet paper, plastic bags, 2015.

Roccioletti

 

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corpi.blog
a work, in progress

 

Il corpo divorato.
Paese delle Meraviglie, 1865.
“La Sindrome di Todd è un disturbo neurologico che colpisce la percezione visiva, associato a forti emicranie, e comporta diversi tipi di distorsioni dimensionali e morfologiche: del senso del tempo, di quello dello spazio, della dimensione degli oggetti e di parti del proprio corpo. Lewis Carroll soffre…” prosegui qui la lettura.

 

Il corpo tagliato.
“Nel 1650 Diego Velasquez dipinge la Venere allo specchio. Nel 1906 l’opera viene acquistata dal National Art Collections Fund, con la partecipazione di Re Edoardo VII che contribuisce con 8.000 sterline. Il Times lo celebra come “probabilmente il miglior dipinto di nudo del mondo, ma allo stesso tempo sembra doverne giustificare l’acquisto e l’esposizione in…” prosegui qui la lettura.

 

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