Centrare l’obbiettivo.
Foglietti di carta, pennarello,
flacone di plastica.
Serie: azioni impossibili.
Performance, 2020.
Presso Aramengo (Asti).
Processo:
Tentativi di fare centro
con 40 foglietti numerati,
uno per ogni mio anno di età.
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Bonus track
Centrare l’obbiettivo – seconda parte.
La finzione dell’essere stato obbiettivo.
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Consigli di lettura
AAVV, Hybrid – postumano e
mutazione della specie, EDEA
C.Michelstaedter, Persuasione e rettorica, Adelphi
AAVV, Ma l’amor mio non muore, DeriveApprodi
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Sei troppo inflessibile con te stesso!!
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Disciplina. Può essere uno strumento coercitivo, oppure benzina per il motore della creatività. In tempi obesi – di immagini che vogliono a tutti i costi dimostrare qualcosa a sé e agli altri – preferisco scommettere sulla seconda delle due chiavi di lettura. Grazie per il tuo commento!
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La seconda parte è mitica…
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Forse la razza umana è riuscita a svincolarsi dalle regole dell’evoluzione “naturale” (parola che uso con molto, molto timore) escogitando giochi di prestigio. Attribuire ai fatti (o alle cose, se preferisci) significati comodi per il proprio film personale, scegliendone con cura alcuni e lasciandone da parte altri, tagliando in post-produzione i passaggi scomodi, troppo nudi e crudi ovvero rivelatori di un sé che ci spaventa, è un trick che mettiamo in opera tutti. Ed è normale, ma averne consapevolezza meno.
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Vero!
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