“Se è stato il prete a tappare gli occhi delle immagini, è solo una mia idea, è l’unica ipotesi plausibile, è l’unica che possa conferire una certa grandiosità alla nostra miseria, immagino quell’uomo che entra qui dentro proveniente da un mondo di ciechi, al quale poi dovrà tornare per divenirlo anche lui, immagino le porte chiuse, la chiesa deserta, il silenzio, immagino le statue, i dipinti, lo vedo andare dall’una all’altro, salire sugli altari e legare i pezzi di stoffa, con due nodi perché non si slaccino e cadano giù, a passare due mani di colore per render più spessa la notte bianca in cui sono entrate, quel prete dev’essere stato il più grande sacrilego di tutti i tempi e di tutte le religioni, il più giusto, il più radicalmente umano, colui che è finalmente venuto ad affermare che Dio non merita di vedere.”
(da “Cecità” di José Saramago)
Something happens.
Performance, 2018.
Rossella Ferrero ph.
Vincenzo Bruno ph.