2 parole di cui diffidare.
Sigarette, chiodi, legno.
Serie: azioni impossibili.
Installazione, 2019.
Improvvisazione – 1
Prima di usare questa parola, chiedere ad un musicista jazz quanto esercizio sia necessario per improvvisare. Evitare le semplificazioni: che la divina provvidenza oppure una natura giusta abbia nascosto in ciascuno di noi quell’interruttore che, fatto scattare, consente di produrre arte. Considerare che pochi riescono a lavorare così a fondo sulle strutture apprese e inconsapevoli (genetiche, antropologiche, individuali, familiari, sociali, storiche) a tal punto da usarle e non esserne usati.
Improvvisazione – 2
Paul Watzlawick: “Essere spontanei ubbidendo a un ordine [altrui o proprio] è tanto impossibile quanto dimenticare intenzionalmente qualcosa o scegliere di dormire più profondamente”. Non confondere l’imprevedibilità dei risultati con le intenzioni recondite. Improvvisare non è riavvolgere un nastro fino ad una condizione iniziale intatta, bensì farsi carico della grandine dell’esperienza, cosa lasciare, cosa tenere, cosa farne.
Ispirazione – 1
Parola digeribile solo nella sua accezione fisiologica, aggiungendo una n: inspirazione, fase della respirazione in cui si introduce aria nell’apparato respiratorio, durante la quale la gabbia toracica aumenta tutti i suoi diametri per espansione delle costole e abbassamento della cupola diaframmatica.
Ispirazione – 2
Diversamente, senza la n l’ispirazione resta il chiodo (a cui è appesa l’opera) affisso ad un concetto che puzza di opportunismo: è stata l’ispirazione, il caso, il destino, la sensibilità individuale ovvero tutte quelle insincerità che ammantano i meccanismi profondi e sconosciuti che presiedono l’atto creativo. Metaforicamente: puoi essere ispirato quanto vuoi, ma se impatti con qualcuno dotato di poca ispirazione e molta tecnica, all’ospedale ci finisci tu e non lui.
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– Paz Rojo in Nine proposal
Breaking the image, 20 novembre 2012.
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Consigli di lettura:
M.Palma, L’arte che non dorme, Derive&Approdi
AAVV, La cultura visuale del XXI secolo, Meltemi
T.Macrì, Pensiero discordante, Postmediabooks
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Bonus track – Traccia nascosta
Serratura
Legno, chiodi, chiave,
poliuretano in espansione libera
a 5 gradi centigradi.
Installazione, 2019.
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– Linda Blomqvist,
“I fear a lot of things
but I don’t fear fear.
The paradox of horror.”
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