Dare a vedere
Sagoma di automobile (masonite, acrilico).
Performance urbana, 2019.
Dinamica della performance: far scattare i T-Red, semafori in grado di rilevare le vetture che passano con il rosso, inducendo il software a riconoscere la nostra opera (copia, simulacro, fake) come il lato posteriore di una vera automobile.
La visione è un fenomeno complesso: ha a che fare con la fisiologia, le neuroscienze, la psicologia e il contesto culturale di chi osserva. Dalle prime incisioni rupestri della preistoria attraverso la pittura, la fotografia, la televisione e infine lo schermo del computer e dei cellulari, da sempre l’essere umano ha cucinato e mangiato immagini. Ora, con la computer vision, stiamo addestrando software, reti neurali e future intelligenze artificiali a vedere autonomamente: riconoscere aree, oggetti, e a prendere di conseguenza decisioni.
“A quale di questi due fini è conformata l’arte pittorica? A imitare ciò che è così come è, o a imitare ciò che appare così come appare? È imitazione di apparenza o di verità? – Di apparenza, rispose. – Allora l’arte imitativa è lungi dal vero e, come sembra, per questo tradisce ogni cosa, per il fatto di cogliere una piccola parte di ciascun oggetto, una parte che è una copia.”
– Platone, Repubblica, Repubblica, 597 a > 598 d
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Making of

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Consigli di lettura
– C.J.Preston, L’era sintetica, Einaudi
– A.Marazzi, Antropologia della visione, Carocci
– C.Curi, La forza dello sguardo, Bollati Boringhieri
– L.Dal Pozzolo, Esercizi di sguardo, Editrice Bibliografica
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