“Tadashi Endo definisce il proprio personale modo di danzare come Butoh Ma. Questo ideogramma suffissale Ma è una parola che il danzatore prende in prestito dal Buddismo Zen e fa riferimento al vuoto e allo spazio tra le cose: nel Butoh Ma di Endo l’occhio si sposta dal mondo esterno a quello interno e danzare in Ma significa quindi danzare tra luce e ombra, tempo e spazio, coscienza e trance. Non sto danzando – sono danzato.” (dalla conferenza svoltasi al CELSO, l’Istituto di Studi Orientali di Genova, 2019)
Danza Butoh Ma.
Selezione di immagini da video e polaroid.
Performance, 2022.
Butoh Ma dance.
Selection of images from video and polaroid.
Performance, 2022.
I testi “Che cosa è l’aura” sono di W.Benjamin, tratti da “Charles Baudelaire, un poeta lirico nell’età del capitalismo avanzato”, 1939.
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“Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti. Ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. A questo punto comincia la danza, e per motivi del tutto diversi dalla vanità. Non per dimostrare che i danzatori sanno fare qualcosa che uno spettatore non sa fare. Si deve trovare un linguaggio – con parole, con immagini, atmosfere – che faccia intuire qualcosa che esiste in noi da sempre.”
Pina Bausch, una donna ed il suo teatro, 15 marzo 2015.
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F. Ponge, “Il partito preso delle cose”, 1942.
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