Source.
(Sorgente)
Batteries and mobile phone cases, water.
Series: dis-works.
Installation, 2020
——-
Grazie a “Il Topo di Ludoteca”
per la recensione del gioco da tavolo
“Artisti Contemporanei a Torino”
Clicca qui per scaricare il gioco
——-
Digi-tale-e-quale
Ovvero un dialogo sul digitale con Vanessa De Petris, e su cosa sia mai, questo digitale.
Per gli altri episodi del podcast
clicca qui.
——-
Pocket-size work.
Reloaded art: 14 ago 2014
Hacking Pop-art
Reloaded art: 23 ago 2014
——-
Bonus track
Clicca il link per scaricare gratuitamente
Jacopo Franchi – Solitudini connesse
sprofondare nei social media
Edizioni AgenziaX
Solitudini connesse: ogni superficie nasconde l’abisso
introduzione di Cosimo Accoto
Solitudini connesse è un saggio sulla condizione sociomediale umana contemporanea. Un’analisi antropologica del nostro essere mediati tecnologicamente dalle reti sociali di connessione digitale. Ma è anche un’incursione nel nostro io e nel nostro noi al tempo della nuova psicosocialità algoritmica. Raccontare questo (nostro e altrui) presente sociotecnologico in maniera densa e coinvolgente non è operazione semplice e senza rischi. Da un lato si corre il pericolo di rimanere schiacciati dalla pura e semplice cronaca dell’attuale che, indubbiamente, è la parte viva dell’oggi. Dall’altro lato, di venire condizionati dallo sguardo corto della sua breve storia che ne è, viceversa, la parte sedimentata. Non è, tuttavia, questo il caso della narrazione analitica di Jacopo Franchi. La sua esplorazione intorno ai social media e alle reti digitali è un’operazione matura e stimolante. Un’investigazione culturale che sa dissezionare questa nuova antropologia sociale, ancora una volta rimediata tecnologicamente, con una vista, per molti aspetti, avvertita e consapevole. E, insieme, sa restituire con chiarezza e con cura la varietà e la complessità delle biografie, delle psicografie e delle sociografie di un’umanità che si viene adattando e modificando coi tempi.
——-
Bonus track
“Public Books unites the best of the university with the openness of the internet. The digital magazine was founded in 2012 by Sharon Marcus, a literature professor, and Caitlin Zaloom, an anthropologist. Their mission was simple: to publish writing that is erudite without being esoteric and brings scholarly depth to discussions of contemporary ideas, art, and politics. We publish one essay or interview a day, five times a week…”
——-