Favola: dal latino fabŭla,
der. del verbo fari: parlare.
Pane, un frammento alla volta,
abbandonato ogni 100 passi,
fino al suo consumo totale.
Performance, 2022.
Fable: from the Latin fabŭla,
der. of the verb fari: speak.
Bread, one fragment at a time,
abandoned every 100 steps,
until its total consumption.
Performance, 2022.
“Possibile che quelle briciole siano ancora lì? Non se le erano mangiate gli uccelli? No, sappiamo, ce lo hanno insegnato, che le fiabe possiedono la magia di attenere sempre al qui e ora, di inseguirci e raggiungerci ovunque ci troviamo.”
– Giovanna Rinaldi
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Obskené.
Seventh study.
Performance, 2022.
Testi di Roberto Mottadelli,
Anatomia dell’ osceno, 2014
“Decisamente lucida è la posizione del sociologo Renato Stella. Il quale, cercando di individuare il discrimine tra erotismo e pornografia, osserva che la distinzione classica – erotismo come metafora della seduzione, pornografia come pura denotazione del rapporto sessuale – è stata scardinata dal primato dell’immagine sul racconto scritto, e dell’immagine videoregistrata rispetto all’immagine fotografica, che si traduce in una oggettiva riduzione d’importanza nella diffusione e penetrazione dell’erotismo colto (prevalentemente scritto o rappresentato da stampe e fotografie d’autore) rispetto alla pornografia (prevalentemente resa in immagini filmate”
“Se ciò è vero, ne discende che la misura e l’intensità dell’osceno dipendono, prima ancora che dall’identità di ciò che è osceno, dal suo livello di palesamento, dalle modalità e dalla durata della sua ostensione. Riconducendo e riducendo la qualità a quantità, si potrebbe chiosare che molto, moltissimo dipende anche dalla vastità del pubblico al quale l’osceno si mostra.”
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