Roccioletti

Tuttavia.

Tuttavia.
Tentativi di fotografare il cielo controluce.
Polaroids, 2022.

However.
Attempts to photograph the sky backlight.
Polaroids, 2022.

Cependant.
Tentatives de photographier le ciel à contre-jour.
Polaroids, 2022.

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

“Poiché esistevano pigmenti azzurri e altri ancora, e poiché gli Egizi avevano un termine per l’azzurro, e dato che le più grandi cose visibili al mondo erano azzurre, è sorprendente scoprire che il cielo e il mare non vengono definiti nemmeno una volta come azzurri negli scritti di Omero o nella Bibbia, e nemmeno nelle più di diecimila strofe dei Veda induisti. Da Omero ci si aspetterebbe un ampio vocabolario visivo. Descrive il mare come bronzeo o come vino scuro, e scrive della sua lucentezza, ma non definisce il suo colore. Dato che Omero oppure gli autori della Bibbia vissero a lungo o vicino le coste del Mediterraneo, di certo avranno visto molte volte il mare in un giorno di sole, quando rispecchia il limpido azzurro del cielo che lo sovrasta. Questa spiegazione ci porta alla soggettività del colore, a come si rapporta con il pensiero e i valori. Nel cinese antico, nel giapponese, nel greco o in lingua ebraica non esisteva una parola per l’azzurro, così quando chi parlava quelle lingue osservava il cielo non lo prendeva in considerazione rispetto allo spettro cromatico, ma piuttosto allo spettro luminoso, spaziale o divino. La maggior parte delle lingue ha termini per scuro e chiaro risalenti a tempi antichissimi, seguiti da quelli per il rosso, poi verde e giallo. L’ultimo colore, tra i principali, a essere introdotto, fu l’azzurro. Poche cose solide erano azzurre. Se guardavi il cielo non vedevi qualcosa di materiale, ma la casa del tuo dio.”
Da “Storia dello sguardo”, M.Cousins, Saggiatore.

 

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Corpo. 99 indizi per un’indagine.
Per tutti i testi, clicca qui.

Il corpo disassemblato. Gotham City, 2008.

Il corpo senza organi. Da “Millepiani” di Gilles Deleuze e Félix Guattari, 1972.

Il corpo velenoso. Giappone dell’undicesimo secolo.

 

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Rizoma 037.

Lettura integrale, una pagina alla volta, di “Millepiani” di Gilles Deleuze e Félix Guattari. Vocoidi, contoidi, testo su carta. Performance per voce sola, 2022.

 

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La voce dell’alterazione 006

Lettura di “Itto itto” di Edoardo Cacciatore (1994).

 

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Roccioletti

 

“Non vediamo più negli artisti dei giganti che esprimono le verità ultime inaccessibili alla ragione filosofica o scientifica: sono diventati delle star mediatizzate, delle specie di comunicatori o di animatori della vita culturale, la cui funzione è quella di creare novità, far sentire emozioni particolari e sempre diverse attraverso opere in cui la dimensione soggettiva, talvolta gratuita o irrisoria, prevale largamente sulla dimensione universale e sull’espressione di un assoluto. Il culto del nuovo e dell’espressione soggettiva ha preso il posto della funzione di rivelazione ontologica che i moderni, invece, attribuivano all’arte.”
Da “L’estetizzazione del mondo”, Lipovetsky / Serroy, 2013.

 

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