Peso e rifrazione.
Latte, specchio, contenitore di vetro.
Serie: bianco.
Performance, 2019.
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“Il tuo cervello, come il mio, ha inventato – per assoluta necessità – qualcosa che chiama io… e ha abbindolato se stesso. L’io è un’efficacissima illusione, e lasciarci irretire da questa illusione ci garantisce favolose chance di sopravvivenza […] L’essenza di un essere umano è distribuita in un gran numero di cervelli. Ci vogliono un paio di generazioni perché un’anima si estingua, perché lo scintillio cessi, perché tutte le braci si spengano. Anche se il monito cenere alla cenere e polvere alla polvere può alla fine essere vero, il passaggio che descrive non è così netto e acuto come tendiamo a pensare. […] Sospesi a metà, tra l’inconcepibile immensità cosmica dello spazio-tempo relativistico e il guizzare elusivo e indistinto di cariche quantiche, noi esseri umani, più simili ad arcobaleni e miraggi che ad architravi o macigni, siamo imprevedibili poemi che scrivono sé stessi: vaghi, metaforici, ambigui, e a volte straordinariamente belli.”
Douglas Hofstadter in “Anelli dell’io”
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Letture consigliate:
– D.Hofstadter, Anelli dell’io, Mondadori
– Dennett / Hofstadter, L’io della mente, Adelphi
– J.Jaynes, Il crollo della mente bicamerale
e l’origine della coscienza, Adelphi
– Marraffa / Paternoster, Sentirsi esistere, Laterza
– K.Hayles, My mother was a computer, Mimesis
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