Sogno nel cassetto.
Notte in bianco con cassetto vuoto.
Performance, 2021.
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“Nessuno, mai, riesce a dare l’esatta misura di ciò che pensa, di ciò che soffre, della necessità che lo incalza, e la parola umana è spesso come un pentolino di latta su cui andiamo battendo melodie da far ballare gli orsi mentre vorremmo intenerire le stelle.”
Gustave Flaubert, in ”Madame Bovary” (1856)
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Bozze
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Prossimamente:
OGA (s)exhibitions 2021
Jul 15 – Jul 26
Via Cernaia 15, Rome.
Spiriti Liberi / Free Spirits
Artists: Kim Cums Cyril Delon Wylie Duffy Rossella Ferrero Nora Geist Werther Germondari Allison Kotzig Marisa Papen Andrea Roccioletti.
Lack of respect true and false alleged sacred and profane spiritual reflections and apparitions… the new exhibition in the (S)exhibitions series presents provocative and controversial works on the relationship between spirituality-religion-sex with all its consequences.
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la citazione porta di là, ma a me le immagini fanno pensare a un sogno portato a spasso di notte: magari il sogno è proprio quello. ciao Andrea 🙂
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Ma fino all’ultimo ero indeciso se metterla, la citazione, prima, dopo, o per nulla. Appropriato sarebbe stato anche il famoso palindromo: “in girum imus nocte et consumimur igni”. Ciao Endorsum, grazie. Seguo il tuo blog.
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🙃
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Bello, ho l’impressione che le stelle si siano intenerite al tuo sogno nel cassetto
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Forse ciascuno porta a spasso il suo piccolo vuoto. Ciao Nyuka!
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Siamo in grado di riconoscere il vuoto veramente o ciò che portiamo in giro è solo il frutto di un lamentoso diniego? Ciao Andrea
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Riconoscere è una parola interessante, con quel re- iterativo. Altrettanto lo è il suo derivato, riconoscenza. Parole che prese e messe lì, fuori dalla cantilena veloce e autoreferenziale delle cose che si dicono senza soffermarvicisi, aprono abissi. Ma che cosa intendi per lamentoso diniego, e di che cosa? Ciao, Francesca.
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Penso al vuoto come ad un enorme contenitore da colmare e alle infinite possibilità che esso offre. Ri-conoscerlo è il timido tentativo di ri-empirlo e d’incontrarne l’essenza. Rifiutarlo, non negherà l’esistenza e lamentarsene è pertanto, a parer mio, oltraggioso. Il vuoto è, a parer mio, un richiamo alla vita
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