Vie di fuga.

“There he goes.
One of the God’s own prototypes.
A high-powered mutant of some kind
never even considered for mass production.
Too weird to live, and too rare to die.
– Fear and loathing in Las Vegas, H.S.Thompson.

 

IBlood: Sanguinare a comando.
Installazione indossabile, 2022.

IBlood: Bleed on cue.
Wearable installation, 2022.

IBlood: Saignement sur commande.
Installation portable, 2022.

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

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Vie di fuga.
Corpo, pareti.
Performance, 2022.

Escape routes.
Body, walls.
Performance, 2022.

Voies de sortie.
Corps, murs.
Performance, 2022.

 

 

 

 

 

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“Tutto il verificarsi eccessivo, furioso, creativo dell’essere, così come la calma vegetativa, vuole e dovrebbe essere compreso dall’uomo. […] Non potendo deformare i corpi, Nitsch li lacera. E stracciando il corpo viene meno anche il linguaggio. Avventarsi contro i limiti del linguaggio è l’etica, affermava, criticamente, Ludwig Wittgenstein.”

Il diventare-altari. Hermann Nitsch tra Venezia e Napoli, Ludovico Cantisani su Minima&moralia, 2022.

 

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roccioletti

 

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Ricerca.
Corpo, albero.
Performance, 2022.

Research.

Body, tree.
Performance, 2022.

Recherche.
Corps, arbre.
Performance, 2022.

 

 

 

 

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roccioletti

 

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“Non è vero che tutta l’arte è contemporanea. Siamo noi che siamo contemporanei a tutta l’arte.”
– Wincent Raca.

 

Un buon uso del tempo.
Numeri, tela.
Da 0 a 2022.
Work in progress, 2022.

A good use of time.
Numbers, canvas.
From 0 to 2022.
Work in progress, 2022.

Une bonne utilisation de temps.
Chiffres, toile.
De 0 à 2022.
Travail en cours, 2022.

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

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Tutte le pagine negli scatti sono tratte da “Molto forte, incredibilmente vicino”, Jonathan Safran Foer.

 

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Roccioletti
“Cose trasparenti”, Vladimir Nabokov.

 

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What IS Nathan Fielder?
Thanks to Super Eyepatch Wolf.

 

 

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Scrivendo di libri, su Maremosso.

Scegliere dove andare.
Yuval Noah Harari, “Noi inarrestabili”.

Il tempo è un abisso.
Mark O Connell, “Essere una macchina”.

I fatti essenziali della vita.
Massimo Recalcati, “Il grido di Giobbe”.

Il possibile va a braccetto con l’improbabile.
Reza Negarestani, “Cyclonopedia”.

 

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Letture suggerite:

F.Vercellone, L’età illegittima, Cortina
W.Eilenberger, Le visionarie, Feltrinelli
D.Sisto, Porcospini digitali, Bollati
M.Tegmark, Vita 3.0, Cortina
A.Elliott, La cultura dell’IA, Codice
S.Natale, Macchine ingannevoli, Einaudi
P.Rumiz, Maschere per un massacro, Feltrinelli
S.Olivier, Stai per commettere un terribile errore, Cortina.

 

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4 Comments

  1. Art.
    Different forms of art that Mr. Andrea Roccioletti knows how to interpret with a superior intelligence, grasping every detail at 360 degrees, making it his own.
    C.
    ❤️

    "Mi piace"

    1. E’ il titolo di un libro: “Si parla troppo di silenzio. Un incontro immaginario tra Edward Hopper e Raymond Carver”, di Aldo Nove, Skira, 2009.

      Aggiungo: “Dietro la generica nozione di silenzio quale opposizione al suono, esistono tre distinte categorie di silenzio: il silenzio rispetto alla parola, il silenzio rispetto al rumore e il silenzio rispetto alla libertà. Per decidere quando un silenzio sia cosa buona piuttosto che cattiva, in una data situazione, bisogna prima di tutto capire in quale di questi ambiti ci troviamo e poi decodificare quel silenzio. Una complicazione nasce dalla mancanza di intesa sui suoi opposti. Per molti cinquantenni il rap è più un rumore che una musica, mentre a un ragazzo in linea di principio viene la pelle d’oca quando lo investe acusticamente la perforazione di un trapano: salvo scoprire che il trapano proviene dal vinile di un cinquantenne che sta ascoltando con goduria gli Einzurstende Neubaten. Anche al di fuori della musica si potrebbe parafrasare Robbe-Grillet: il rumore è il suono prodotto dagli altri. E d’altronde lo scorrere del ruscello e il canto degli usignoli, cui tanti ambiscono nella cornice idilliaca del silenzio campagnolo, terrebbero sveglio con gli occhi spalancati colui che si assopisce indifferente (o meglio, sordo per assuefazione) ai rumori della strada trafficata.” da Remo Bassetti, “Perché si parla tanto di silenzio”.

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