Natura morta con paradigma

Natura morta con paradigma.
Manichino di legno, cornice.
Installazione, 2019

Le citazioni sono da
“Beckett e Bacon – il bene, il bello.”
di Nadia Fusini (Garzanti)

“Incessante è il mormorio, il suono della vita: confuso, interrotto, ripetitivo, non cessa. La parola quotidiana, continuamente ripetuta, sporge sul vuoto, che la inghiotte e la vomita, sempre uguale, sempre la stessa. Infinita in questo senso: non ha scopo, né fine. Se serve, è solo a mantenere la comunicazione, che in sé non comunica nulla, se non l’esistenza della lingua, che è equivoco, non verità.”

“La coscienza di sé e dell’altro è basata su fattori ritmico-temporali, che è la psiche, l’anima, a scandire; e vira costantemente perciò verso una virtualità onirica. E’ vero: tutto ciò che si perenta a noi, le cose, gli esseri che ci circondano, hanno una forma, un corpo, una faccia. Ma non è qui il mistero della presenza, il suo carattere di enigma: il quale deriva piuttosto dal fatto che la presenza è un’emozione, un sentimento che si comunica silenzioso, e nel caso di un quadro dagli occhi trapassa nella mente e nel cuore.”

“Sempre la figura va incontro al proprio confine, e lo sfonda. Ciò che dovrebbe contenerla, la minaccia. E’ qualcosa che scappa dalla Forma. Un volontà di figurare.”

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