Mancanze e mancamenti.
Corpo, cadute, clessidra.
Selezione di immagini da video.
Performance, 2021.
Lacks and faintings.
Body, falls, hourglass.
Selection of images from video.
Performance, 2021.
Le citazioni sono tratte da:
“Come farsi un corpo senza organi”
G.Deleuze, F.Guattari, 1980.
“Comunque ne avete uno (o molti), non tanto perché preesista o sia dato già fatto anche se, sotto certi aspetti, preesiste – ma ne fate uno comunque, non potete desiderare senza farne uno – e vi aspetta, è un esercizio, una sperimentazione inevitabile, già compiuta nel momento in cui l’intraprendete e che non si compie finché non la intraprendete.”
“Non è rassicurante, perché potete fallire. Oppure può essere terrificante, può condurvi alla morte. E’ non-desiderio come è desiderio. Non è assolutamente una nozione, un concetto, piuttosto è una pratica, un insieme di pratiche. Il Corpo Senza Organi non lo si raggiunge, non si può raggiungere, non si finisce mai di accedervi, è un limite.”
“Si è già su di esso, brancolando come un cieco e correndo come un pazzo, viaggiatore del deserto e nomade della steppa. Su di esso dormiamo, vegliamo, combattiamo, vinciamo e siamo vinti, cerchiamo il nostro posto, conosciamo le nostre inaudite felicità e le nostre favolose cadute, penetriamo e siamo penetrati, amiamo.”
“Molti sono vinti in questa battaglia. E’ così triste e pericoloso non poter sopportare occhi per vedere, polmoni per respirare, la bocca per inghiottire, la lingua per parlare, il cervello per pensare, l’ano e la laringe, la testa e le gambe?”
“Perché non camminare sulla testa, con i seni, vedere con la pelle, respirare con il ventre. Cosa Semplice, Entità, Corpo Pieno, Viaggio Immobile, Visione Cutanea. Sperimentazione. Dove la psicanalisi dice Fermatevi, trovate il vostro io, bisognerebbe dire: andiamo ancora più lontano, non abbiamo ancora trovato il nostro Corpo Senza Organi.”
“Sostituite l’anamnesi con l’oblio, l’interpretazione con la sperimentazione. Trovate il vostro Corpo Senza Organi, sappiatelo fare, è una questione di vita o di morte, di giovinezza e di vecchiaia, di tristezza e di allegria. Ed è qui che tutto si gioca.”
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difficilissimo..impossibile….Non posso separare la mente dal corpo…credo che il cervello e il pensare siano anche frutto del corpo…grazie per queste riflessioni importanti ! Buona giornata Andrea
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Non so se Deleuze e Guattari intendano questo, cioè spezzare il legame mente-corpo, e capisco bene che cosa intendi. Da un lato abbiamo un retaggio occidentale che ci porta a tenere separati questi due aspetti, dall’altro un approccio psicologico e neurologico che ci reintegra come corpi complessi, dall’altro ancora la difficoltà di trovare un posto in un universo che appare sempre più correlato a leggi causalistiche, quelle della fisica, che – non si capisce perché – dovrebbero fare eccezione per il nostro cervello, il nostro libero arbitrio. Aggiungere tutto quello che riguarda questa sottile transizione verso un mondo che trasforma tutto in dati, in flussi che permangono o si trasformano nel tempo in modo che ancora non conosciamo né padroneggiamo del tutto, mescolare alla temperatura della globalizzazione esplosa, servire in tavola nel piatto della quotidianità, e buon appetito.
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Avevo ascoltato un’intervista a Galimberti riguardante il suo ultimo libro credo…e appunto asserisce che la mente e il corpo e i rapporti sociali ( l’altro )sono sempre strettamente correlati…comunque grazie , i tuoi interventi sono sempre stimolanti
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A proposito di Galimberti ti suggerisco questo suo intervento, molto interessante, sul concetto di corpo in Occidente:
https://www.youtube.com/watch?v=LqP3AOsHLu4&t=735s
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grazie ho ascoltato..si il concetto è quello..spiegato più approfonditamente di quanto avevo sentito io…fortissimo Garimberti
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