(not so) fictional places.
Digital performance, 2020.
Dedicated to Patrick Zaki.
L’artista attivista Dina Lampa ha aggiunto
su GoogleMaps, in Egitto, due luoghi:
Shady Habash Cultural Center, di fronte alla prigione di Tora dove morì Shady Habash (regista, 1995 – 2020, arrestato per aver realizzato il video di una canzone che sbeffeggiava il presidente egiziano).
Libreria G.Regeni, di fronte alla National Security Agency egiziana, l’ultimo luogo dove fu visto vivo Giulio Regeni (1988-2016) secondo cinque testimoni oculari.
La presenza di luoghi (anche fittizi) su GoogleMaps fa sì che chiunque passi nei paraggi di essi con la geolocalizzazione del cellulare attiva veda il luogo e gli venga chiesto di valutarlo. Inoltre il luogo è visibile ad una ricerca su GoogleMaps da qualsiasi angolo del pianeta.
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Activist artist Dina Lampa added two places to GoogleMaps in Egypt:
Shady Habash Cultural Center, in front of Tora prison where Shady Habash died (director, 1995 – 2020, arrested for making a video of a song mocking the Egyptian president).
G.Regeni Library, in front of the National Security Agency of Egypt, the last place where Giulio Regeni was seen alive (1988-2016) according to five eyewitnesses.
The presence of places (even fictitious) on Google Maps means that anyone who passes by with active geolocation on a mobile phone sees the place and is asked to evaluate it. Furthermore, the place is visible on GoogleMaps from any corner of the planet.
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Il carcere di Tora è un istituto di detenzione egiziano per detenuti criminali e prigionieri politici, situato nell’omonima città di Tora, a sud del Cairo. Comprende quattro prigioni, un ospedale militare e un carcere di massima sicurezza noto come “Lo Scorpione”. Il carcere è stato fondato nel 1908 da Muṣṭafā al-Naḥḥās mentre era ministro degli interni, nel tentativo di alleviare il sovraffollamento della prigione di Abu Zaabal. In passato, la prigione di Tora è stata spesso menzionata nei rapporti degli attivisti per i diritti umani e degli altri osservatori per le sue gravi disfunzioni e per gli abusi che vi sono stati perpetrati in complicità con la pratica delle extraordinary rendition della CIA sotto il governo di Ḥosnī Mubārak, mentre si reputa che attualmente il carcere sia utilizzato dal Mukhābarāt (i servizi segreti egiziani) come centro di detenzione e di tortura per i dissidenti del regime di ʿAbdel Fattāḥ al-Sīsī.
Il rapporto di Amnesty International
sulle violazioni dei diritti umani in Egitto.
Amnesty International – Human Rights Report : Egypt
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