Roccioletti cover

Openings.

One light, one mind,
flashing in the dark
blinded by the silence
of a thousand broken hearts.
“Minority”, Green Day.

 

Varchi.
Corpi, specchi, vetri, finestre.
Selezione di immagini da video.
Performance, 2022.

Openings.
Body, mirrors, glass, windows.
Selection of images from video.
Performance, 2022.

Thanks to Mauro, Greta aka Bastet,
Matteo, Ginevra.

Testi di Giulia Grechi
da “La memoria del corpo tra archivi etnografici,
colonialismo e arte contemporanea.”

Audio dall’intervista a Mauro Bruno,
maestro vetraio.

 

 

Roccioletti

 

“Si crea l’illusione della rappresentazione adeguata di un mondo, dapprima separando gli oggetti dai loro contesti specifici e facendoli stare in luogo di totalità astratte (…). Successivamente si elabora uno schema di classificazione per immagazzinare o esporre l’oggetto, in maniera tale che la realtà della collezione stessa, la coerenza del suo ordine, si sovrappongano alle storie specifiche di produzione e di appropriazione dell’oggetto.”

 

Roccioletti

 

“Il mondo oggettivo è dato, non prodotto, e così i rapporti storici di potere insiti nel processo di acquisizione risultano occultati. La costruzione del significato nelle classificazioni e nelle esposizioni viene mistificata come rappresentazione adeguata. Il tempo e l’ordine della collezione cancellano il concreto lavoro sociale del suo farsi.”

 

Roccioletti

 

“Il ritratto fotografico costruisce un campo di forze il quale genera a sua volta nel soggetto che si fa fotografare un atteggiamento di posa, di autentica-inautenticità, una disposizione a fabbricarsi un altro corpo, a trasformarsi anticipatamente in immagine. In questo senso il soggetto che si autorappresenta davanti all’obbiettivo fotografico non è né un oggetto né un soggetto, ma piuttosto un soggetto che si sente diventare oggetto.”

 

Roccioletti

 

“Non a caso Barthes, per indicare l’oggetto o il soggetto fotografato, usa il termine spectrum, intendendo sottolineare il forte legame della fotografia con una sorta di microesperienza della morte. Il termine spectrum condivide la sua radice latina con il termine speculum, che rimanda all’ambiguo statuto della fotografia come specchio della realtà ma anche come esperienza straniante del vedersi e del riconoscersi come altro da sé, come doppio, ma ha anche la stessa radice di spectaculum.”

 

Roccioletti

 

“Ed è proprio in questa condizione riflessiva e attiva di messa in mostra di sé, di alterazione di sé (cioè di scoperta e di sperimentazione di sé come alterità) che sta il senso del ritratto fotografico per il borghese del XIX secolo. La fotografia è l’avvento di me stesso come altro: un’astuta dissociazione della coscienza d’identità.”

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

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Tre note a margine

 

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Roccioletti

 

Roccioletti

 

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Da “Primo tempo – 45 minuti”
con Luca Atzori, reading e performance.

 

Roccioletti

 

Roccioletti

 

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Letture suggerite:

AAVV, Skin-deep, Skira
AAVV, Egosuperegoalterego, Palombi
D.Gavagnin, Homini & domini, Campanotto
R.Corona, Corpo e anima, Simonelli
AAVV, Corpo a corpo, Polistampa
D.Morris, In posa, Johan&Levi
N.Truglia, Il corpo delle meraviglie, Kappa
E.Grazioli, Corpo e figura umana nella fotografia, Bruno Mondadori

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